venerdì 11 aprile 2008

TRE SCHEGGE DI REALTA' SUDAMERICANA

Sconfitta di Bush e di Alvaro Uribe alla Camera dei Rappresentanti di Washington.
Avendo la presidenza USA rifiutato un tentativo di concordare preventivamente, con la
maggioranza democratica la soluzione di alcuni problemi relativi al rinnovo del Trattato di
Libero Commercio con la Colombia, incluso il problema del rispetto dei diritti umani e
sindacali e la persecuzione giudiziaria, nei confronti dei violatori, la presidente della
Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi ha negato al provvedimento l’accesso alla corsia
preferenziale, che avrebbe obbligato il ramo legislativo a votare in un periodo di 90 giorni.
Ma è utile segnalare anche come la attenzione ed il dibattito sul rinnovo del TLC e sulla
situazione attuale della Colombia abbiano fatto vittime illustri anche nel campo
democratico e precisamente dalle parti della senatrice Clinton. In primo luogo ha dovuto
licenziare il responsabile della sua campagna elettorale, Mark Penn, per essere sul libro
paga, in qualità di lobbista, dei gruppi colombiani che caldeggiano il rinnovo del TLC.
Ma vittima ancora più illustre dell’attenzione dell’opinione pubblica progressista
statunitense il buon vecchio Bill Clinton che ha riscosso decine di migliaia di dollari da
gruppi di pressione colombiani e che ha ricevuto addirittura, l’anno passato, un premio da
Alvaro Uribe, quale promoter dell’immagine colombiana all’estero.
Ovviamento non ci si deve illudere che una eventuale vittoria di Obama, sia in campo
democratico che alle elezioni presidenziali, possa migliorare di molto la politica
statunitense in Sud America. Interessi di proporzioni inimmaginabili stanno dietro al
palcoscenico che si offre ai nostri sguardi. Interessi che non esiterebbero a togliere di
mezzo anche un presidente USA scomodo, quello che è accaduto con i Kennedy prima, e
poi con Jimmy Carter, lo prova in maniera inconfutabile.
Non solo. Un eventuale ridimensionamento dell’impegno iraqeno e mediorientale
(ammesso che Israele lo consenta) metterebbe lo scacchiere Sud Americano, e gli interessi
imperialistici coinvolti, ancor più nell’occhio del ciclone.....però non può non far piacere
lo sputtanamento di quei due grandi campioni della democrazia e dei diritti umani che
sono i coniugi Clinton ed il loro entourage. In un momento di ubriacatura pro-tibetana e
veltronismo rampante questo non guasta.
Un' altra buona notizia è la prosecuzione dell’opera di bonifica dei servizi di sicurezza delle
FFAA equadoriane.
Come ogni forza armata sud del Rio Grande anche quelle equatoriane sono guidate da
uomini usciti dalle scuole di addestramento e formazione degli USA, Escuela de las
Americas in Panama, prima, Forte Bragg, in Georgia poi.
Il braccio di ferro con la Colombia ha posto il problema a Rafael Correa, presidente della
Repubblica e capo del governo dell’ Equador, che si trova a combattere una lotta con un
avversario che gode di numerosi amici infiltrati ai più alti gradi delle Forze Armate di cui
egli si deve avvalere, sopratutto nei servizi di spionaggio e controspionaggio. Dopo essersi
liberato del capo dei servizi informativi dell’ Esercito, per averlo tenuto all’oscuro di
quanto si stava preparando alla frontiera Sud contro i rifugi delle FARC, e per avere, con
tutta probabilità, agevolato la manovra USA-Colombiana, con la conseguente strage, ha
messo fuori dal governo il ministro della difesa (sostituito con il suo proprio segretario
personale) e cambiato i capi delle Forze Armate.
L’Assemblea Costituente, che riveste anche il ruolo di Parlamento, ha appoggiato i
provvedimenti di Correa con una maggioranza di 90 voti a favore su 130 votanti.
Intanto una nota informativa della Agenzia Boliviana di Informazione ha riportato i dati di
una inchiesta nazionale sullo stato di nutrizione dei cittadini boliviani risalente al 2007.
L’inchiesta rileva come l’ 80 per cento dei bambini siano affetti da anemia, più o meno
grave . I piccoli di età compresa tra i 6 ed i 23 mesi sono colpiti nel 26, 4 per cento dei casi.
Se si considera la fascia di età fino a cinque anni la denutrizione colpisce il 30 per cento dei
bambini.

Tre pezzetti di realtà latinoamaricana che letti in giorni separati, come notizie a sé stanti,
non fanno chiarezza. Messi insieme invece.....
Primo. Non sono solo i reazionari duri e puri alla Bush, Rice e Kissinger , tanto per
intenderci, ad essere collegati agli squadroni della morte che in America Latina
assassinano sindacalisti e lottatori sociali, o semplicemente gente non allineata al 150% .
Questi morti sono vittime di un conflitto (altrimenti noto come lotta di classe, e lotta
antiimperialista) che vede in gioco gli interessi delle multinazionali, USA ma anche
europee. E le multinazionali sono l’establishment, la nomenclatura, senza aggettivi e/o
colori politici ed ideologici. Ed i Clinton sono parte di questo establishment, e Obama
anche.
Secondo. La CIA non è una piovra, ma sicuramente il braccio operativo dell’internazionale
del capitalismo e dell’imperialismo, e come tale assiste ed è assistita dalle sue varie sezioni
nazionali, che non sono composte solamente da amerikani sporchi e cattivi ma anche da
tanti entusiasti membri delle varie oligarchie nazionali che difendono i propri privilegi.
Tagliare, neutralizzare, (per quanto possibile) i tentacoli della CIA è sia una garanzia di
indipendenza nazionale che un atto antiimperialista. Non necessariamente, e non sempre,
anticapitalista.
Terzo. L’establishment capitalista ed imperialista che, appoggiato dalle varie chiese e
congreghe religiose, ostenta rispetto fanatico per i valori del cristianesimo, della vita,
contro l’aborto ecc. ecc. è poi il principale responsabile della rapina che produce i risultati
devastanti documentati dall’inchiesta boliviana, ma che darebbero cifre simili se
l’inchiesta avesse per oggetto anche gli altri paesi del terzo mondo vittime della rapina
imperialista.

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