giovedì 24 settembre 2009

AFGHANISTAN: FU CRIMINALE ANDARCI, LO E' ANCOR PIU' RESTARCI




Alemanno ha torto. Esponiamo la bandiera della pace, non il tricolore


(DAL SITO WWW.ASSOCIAZIONERADICI.IT)

La retorica nazionalista non è il modo adeguato per salutare le salme dei militari del contingente italiano di ritorno nel nostro paese, né tanto meno  lo  sono gli argomenti in favore dell’esportazione del modello democratico occidentale.
Chi è intellettualmente onesto dà atto che l’intervento di NATO ed ONU in Afghanistan è fallito.
Non ha garantito la governabilità della situazione, non ha contenuto il terrorismo, non ha costruito uno stato di diritto. Stanno lì a dimostrarcelo anche, e non solo, gli ultimi militari occidentali morti (nella fattispecie i sei italiani). Si stanno inoltre raccogliendo i frutti di innumerevoli stragi di civili perpetrate e fatte passare come danni collaterali.
L’invio delle truppe di numerosi paesi in Afghanistan fu giustificato come risposta agli attacchi dell’11 settembre 2001. Otto anni dopo, il fenomeno definito come “Al Qaeda” si è esteso a macchia d’olio in Asia e Africa ed ha colpito ripetutamente anche in Europa. Quindi la strategia fin qui seguita ha persino, paradossalmente, esteso la disperazione ed i consensi verso il terrorismo.
La pace, la giustizia, l’eguaglianza  l’autodeterminazione e diritti sono un’altra cosa.
Per questo, per dare un messaggio di pace e di verità, facciamo appello ai cittadini affinché domani espongano la bandiera della pace, in luogo del tricolore invocato dal Sindaco di Roma Alemanno. Un invocazione che peraltro suona come una incrostazione retorica patriottarda che malcela la vera natura dell’intervento che è di stampo multinazionale, diretto dagli USA e con la collaborazione dell’Unione Europea.
Associazione Radici

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