venerdì 6 aprile 2012

DOPO LA CADUTA

Non un Götterdämmerung ma piuttosto uno Scheißerdämmerung...

infatti una recentissima nota di agenzia ci informa che 

Lega, "Bossi di nuovo segretario" 
Esclusivo: intervista alla Dal Lago"

Ecco: vedete ? non poteva essere, e non è stato,

 un 25 Luglio romano, ma un sano e spassoso 

carnevale padano.


“Può il batter d'ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?”
E. Lorenz 1972

 

Noterelle veloci sulla caduta del Bossi


L’ Italia è un paese sempre più marginale ed ed emarginato. Non so se in Nuova Zelanda o in Australia, o ai confini tra Cina e Siberia (area importantissima nella geopolitica globale) si parli della caduta del Bossi e cosa se ne dica. Mi limito a fare alcune considerazioni su quel che se ne dice in Italia.


Sono coscientissimo che alla fin fine, per fortuna, son solo, O QUASI, canzonette, parole che si canticchiano per lo più, perchè il motivetto è orecchiabile ed azzeccato….
Sono ancor più consapevole che vi sono contraddizioni (e meno male !!!! guai se così non fosse…) tra quello che si pensa e si fa e quello che si canticchia….
Ma….sono anche convinto che, come dicevano gli antichi, goccia su goccia o si fa un buco nella pietra, o, se vi sono le condizioni adatte, si forma una stalagtite o una stalagmite.
Ovvero NON SEMPRE le gocce scorrono via senza lasciar conseguenze.


Proprio per questo non ho mai potuto sentire senza incavolarmi di brutto i compagni che canticchiavano le sciocchezze di Gaber sulla libertà che è partecipazione e mi parlavano di questo testo come di una canzone di protesta progressista.


Stiamo tutti insieme, partecipiamo….ma a cosa, a far che….magari “andiamo tutti insieme allo zoo comunale….”…..(canzone questultima invece assai intelligente e significativa).


La base popolare leghista è di sicuro una base ad alta intensità partecipativa. Ma partecipa a cosa e come ?


Ora che è triste e sconsolata, orfana di così grande uomo, per essere liberi (da pregiudizi faziosi, ben si intende) anche noi dovremmo partecipare, dovremmo condolerci, dolerci e soffrire con loro…questo il significato letterale della condoglianza (o condolenza che dir si voglia).


Altra cosa insopportabile è la ricerca ad ogni costo della correttezza politica. Per di più nei confronti di uno come Bossi (e la sua marmaglia). Uno che ha finto per anni di avere una laurea in medicina …e poi si stupisce e si dispiace che i figli abbian fatto altrettanto…
Uno che ha rotto il tabù dell’uso del turpiloquio nell’ufficialità politica…
Davvero in questo caso l’ipocrisia non è un omaggio che il vizio rende alla virtù, ma un segnale di complicità e di reciproca connivenza all’interno della casta.
Vendola ha toccato l’apice a PiazzaPulita del 5/4/2012 dispiacendosi e comprendendo il dolore, la sofferenza della comunità dei militanti leghisti.
Insomma io (per sentirmi a posto con la mia coscienza) dovrei dolermi del fatto che questi KKK con “poenta e osei” tremino all’idea di non poter incendiare più (nell’indifferenza della polizia) un campo di zingari, che temano di non poter più fare pattuglie padane per dar la caccia ai negri clandestini, ai rumeni che vengon qua solo per stuprare le nostre donne, agli albanesi che tutti san che gente sono….
Vorrei sapere cosa pensano di questa vendolata persone come il giovane Rudi Menin, ed i molti come lui, che si son trovati sulla linea del fuoco a difendere la civiltà contro gli incubi dei barbari, perchè i sogni di questi barbari sono brutti, orrendi….incubi veri e propri.
La correttezza politica, anche nei confronti di chi non la merita, come la canagliesca base legaiola, impone di rammentare loro che la patetica giustificazione “il capo non sapeva” è la stessa usata per difendere Stalin e Mussolini dalle accuse dei crimini commessi dalle macchine infernali approntate grazie alle loro politiche.
Correttezza politica vuole che si affronti il merito, la sostanza della politica legaiola…e la forma anche….un partito ducesco, carismatico che ululava pretendendo rispetto per la volontà popolare….un partito di democrazia diretta potremmo dire, nel senso che Bossi dirigeva ed indirizzava, secondo il buon vecchio führerprinzip, la volontà popolare (di quelli che lo stavano a sentire)….una volta ancora Niki (e quelli come lui) l’han fatta fuori dal vaso. Narrarono minchiate. Sorry.
Altra cosa sono invece le considerazioni politiche su come dove e quando le pulsioni fomentate dalla predicazione bossiana, per un verso, e dalla scandalosa inefficienza della classe dirigente italiana tutta, nessuno escluso, andranno a sfociare.
Sono d’accordo con Mentana e con altri che ci ricordano come una serie di questioni (a prescindere dalle soluzioni proposte dalla Lega) rimangano aperte e domandino una risposta.
Sono anche dell’avviso che la caduta di Bossi piuttosto che risolvere problemi potrebbe aprire scenari ancor più preoccupanti per la tenuta delle istituzioni democratiche rappresentative, già così insufficienti e fragilissime come non mai.

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