giovedì 24 giugno 2010

IL BAVAGLIO AI GIORNALISTI E' DEL TUTTO SUPERFLUO

Il grado di “slinguazzamento” delle ragioni (si fa per dire...ovviamente) e delle natiche padronali da parte della stampa libera (di leccare) ci trascina controvoglia addietro
negli anni di una non spensierata gioventù, ad una obsoleta ma non dimenticata voglia di slogan
NON C’E’ BISOGNO DI ALCUN BAVAGLIO 
BASTANO ED AVANZANO COLLARE E GUINZAGLIO
Non è vero che gli operai non contino più niente, il potere operaio c’è, e si vede, più forte che mai.
Pensate che l’incazzatura del “terzo” incomodo (quel 36% di operai) che ha risposto NO alle proposte estorsive della FIAT ha avuto la forza di mettere d’accordo perfino La Repubblica ed il Giornale, pronubo il terzo comodo, Corriere d. Sera.
Certo questo ha anche reso evidente a chiunque che, nonostante i loro virtuosismi informativi e deformativi, i giornalisti della tv e dei giornali una cosa non sono comunque riusciti a farla.
A convincere 1600 e passa lavoratori FIAT che la dignità è una parola passata di moda, una cosa che “nun se magna e nun serve a ‘n cazzo”.
E bisogna aggiungere che i giornalisti in questa loro opera di convinzione non si sono limitati a scrivere ed a parlare. 
Han fatto di più, molto di più. 
Hanno dato l’esempio pratico di come la difesa della propria ed altrui dignità non sia affatto indispensabile per vivere serenamente.

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