sabato 12 luglio 2008

Ho fatto caso

Quando capi spirituali di statura mondiale (lo sono per l’importanza delle comunità che guidano, a prescindere dalla grandezza o dalla pochezza individuale) vengono in visita in Italia, o vanno in paesi terzi si fanno precedere da dichiarazioni che illustrano lo scopo e l’animus del viaggio.

Il Dalai Lama parla della condizione dei tibetani, i Patriarchi Ortodossi ed il il Vescovo di Canterbury della necessità dell’ecumenismo, i Gran Rabbini dei rapporti tra le grandi religioni monoteiste per favorire la pace, i Gran Muftì anche loro, niente di originale...le guerre continuano, la gente viene scannata in modi e per ragioni assai pie...

Non sempre così il romano pontefice. Ogni volta che lascia l’accogliente e sicuro (per lui) suolo della città del vaticano il nostro, ho fatto caso, si mette sempre a parlare di pedofilia.
“ cazzo, mi sono detto, possibile che non ci siano pedofili anglicani, sciiti, sunniti, alawiti, drusi, giudii, ortodossi ??”

Ce ne saranno e come, ce ne saranno anche di atei....

Però nessuno sospetta i leader delle loro comunità di proteggerli, nessuno pensa che rabbini ed ulema coprano SISTEMATICAMENTE dei loro colleghi o subordinati responsabili di un crimine così odioso, che ha sulle vittime conseguenze spesso irreparabili.

NON E’ MAI SUCCESSO, non vuol dire che non possa succedere, ma fino ad ora non e’ mai successo.

Non così per la Chiesa Cattolica Apostolica nonchè Romana.
I casi di pedofilia protetta e coperta dalle indegne gerarchie, incluso Peppino Ratzinger, quando era ancora cardinale, si contano a centinaia, forse a migliaia, forse ancor più....

Una comunità, quella cattolica che fa della regolamentazione della vita riproduttiva e sessuale delle persone uno dei cardini della propria etica, ha collezionato negli ultimi decenni, una serie di tragici scivoloni, mostrando e dimostrando, non solo la propria ipocrisia ontologica, iscritta nel DNA, ma sopratutto la inadeguatezza della SUA dottrina a regolare in modo rigido ed inflessibile, il dovere ed il piacere degli esseri umani quando entrano in rapporto intimo.
E sopratutto il fallimento pratico che tale dottrina registra tra i propri quadri ed i propri dirigenti (preti, vescovi, cardinali) come insegna la vicenda del francescano processato per stupro (p. fedele bisceglie).


Forte di questi fallimenti il pontefice romano-germanico e la sua chiesa continuano nelle proprie invereconde intromissioni, non ultime le critiche di Tettamanzi alla sentenza dei magistrati che consentono di staccare la spina che tiene in vita un corpo che vive una vita puramente vegetativa

In questa situazione è indicativa l’ossessione quasi-maniacale di SS Ratzinger nel chiedere perdono, nell’offrire risarcimenti economici alle vittime, NON CERTO NEL LAVARE IN PUBBLICO I PANNI SPORCHI, ovvero nel fare pubblicamente piena luce sugli scandali causati dai crimini dei suoi sacerdoti e dei suoi vescovi, che quando vengono scoperti e puniti lo vengono SEMPRE per l’intervento dello stato e MAI della Chiesa.
Anzi, come provano i recenti accadimenti messicani, la chiesa fa di tutto per offendere ulteriormente le vittime e proteggere i preti criminali pedofili e stupratori.

In un simile contesto l’ironia feroce ma comunque ben lontana dai toni delle invettive dantesche, della Guzzanti si raccomanda per la sua leggerezza e moderazione.

1 commento:

dsmcld ha detto...

Non sono d'accordo....il male ed il bene è da tutte le parti quindi a noi umani è consentito il libero arbitrio quindi la scelta di credere o non credere e a tal proposito vi invito a leggervi il racconto di Gloria Polo da Bogotà (Colombia) riguardo alla vita.ed altri temi ed alla fede Cristiana a cui ognuno di noi può o non può o vuole credere; evitiamo però di generalizzare e fare di tutto un erba un fascio. Grazie dello spazio che mi vorrete accordare..
Claudio D.S.