mercoledì 6 marzo 2013

IL NEGAZIONISMO DEL GIOVANE CALISE


 Negazionismo ? E' un termine assai forte, come FASCISMO. Ma niente pare più adeguato a chi addita (a prescindere) GLI ANTIFASCISTI  come i veri fascisti, negando l'esistenza di un vero e proprio pericolo fascista.

 
Non mi sono mai commosso troppo di fronte ad un certo antifascismo di maniera. Anzi l'ho sempre disprezzato e continuo a disprezzarlo. E come si fa a scoprire quando l'antifascismo è di maniera, esiste un rivelatore? Esiste. E' la Costituzione antifascista nata dalla Resistenza.
Ogni qualvolta un politico "antifascista" alla D'Alema, alla Fornero, alla Monti, per intendersi, fa spallucce su qualcuno dei principi, tipo il ripudio della guerra, il diritto al lavoro, il diritto alla salute, il diritto all'istruzione, penso si possa parlare tranquillamente di antifascismo di facciata.
E se qualcuno di questi si mette a stracciarsi le vesti di fronte a giovani scriteriati, fino ad un certo punto incolpevoli (o comunque ASSAI MENO COLPEVOLI di traffichini e politicanti "antifascisti") che dicono di riconoscersi negli ideali fascisti, io non me la sento di prendermela principalmente con questi ragazzi. Dico fino ad un certo punto incolpevoli….infatti quando bruciano viva Jolanda Palladino, quando assassinano Walter Rossi Mario Lupo e tantissimi altri….beh allora ci troviamo di fronte a fascisti criminali. Senza SE e senza MA.
E' dal 1967 che l'Italia conosce una serie di attentati e stragi terroristiche fatti con bombe, quindi senza un obiettivo determinato, ed attentati come quelli della Uno bianca….
Prescindendo un attimino da dolore dei parenti, uguale e meritevole di rispetto, il nunmero delle vittime della lotta armata portata avanti dai gruppi di sinistra è INCOMPARABILMENTE  inferiore; a ciò va aggiunto che MAI vi furono attacchi indiscriminati. Per quanto scellerata possa essere stata la scelta delle persone da uccidere, per quanto scellerati possano essere stati i motivi che stavano dietro a tali scelte, questi gruppi attaccarono sempre (tranne che nell'unico ma terribile caso del rogo di Primavalle) obiettivi predeterminati. La sinistra armata italiana non è mai arrivata alle stragi. Questo non per rivalutare. Solamente per precisare. Ed è una stagione prevalentemente conclusa.
Che oggi di fronte al ritrovamento di veri e propri arsenali tra i componenti di Casa Pound a Napoli, di fronte alla ripresa di aggressioni razziste ed omofobe da parte di varie sette che si richiamano apertamente al fascismo, vi siano personaggi politici più o meno noti che fanno mostra di "afascismo", non mi scandalizza. Lo trovo irritante e deprimente al tempo stesso, ma frutto di un degrado della politica  e della democrazia di cui una certa sinistra è partecipe e responsabile.
Se politica e democrazia vengono ad essere identificate con le persone di intrallazzatori, faccendieri e mestafanghi varii, per di più accompagnate da fassiniane arroganze fuori tempo e fuori luogo contro gli avversari politici, non è colpa degli italiani.
Né si può imputare a gente occupata a gestire una vita precaria con l'incubo di non arrivare a fine mese la carenza di raffinate analisi politiche.
Critico ed autocritico, come compagno mi sforzo di comprendere il panorama in cui si situano certi episodi.
Ma a tutto c'è un limite. E questo limite pare a me lo abbia varcato il consigliere grillino di Milano. Innanzitutto per lo spessore della poltrona. Essere consiglieri comunali a Milano non è la stessa cosa che esserlo a Roccalucertola. Sia la visibilità che la base di selezione ne fanno una figura che va oltre l'ambito locale. La giovane età non è una scusante. Se il giovanotto si è consentito questa uscita di sapore profondamente NEGAZIONISTA e non vi è stata una levata di scudi tra elettori ed attivisti vuol dire che la porcata L'UNICO FASCISMO DI CUI BISOGNEREBBE PREOCCUPARSI OGGI IN ITALIA  E' IL FASCISMO DEGLI ANTIFASCISTI è condivisa da vertice e base.
Certo, l'ho detto prima, oggi elettori ed attivisti, di qualsivoglia gruppo critico dell'esistente sono colpiti dalla crisi, e però che c'entra "il fascismo degli antifascisti con la crisi"? Giorgio Freda e Giovanni Ventura erano per caso antifascisti ? o dove l'ha letta questa perla il giovane aspirante "Capezzone" ? (o Elio Vito o Quagliariello o Rutelli, la scelta è ampia)…Casa Pound non è un club, un bar dove si va si gioca a biliardo, quattro chiacchiere e via….è un'organizzazione politica o meglio politico-militare, a stare ai ritrovamenti di armi, ed il pericolo sarebbe "IL FASCISMO DEGLI ANTIFASCISTI" ?
In questa uscita ripugnante sta tutto il cinismo spregevole del politicante in erba che, fiutata l'aria che tira (secondo lui), la spara grossa, la più grossa di tutte fino ad oggi, consapevole della visibilità che gli deriva dalla carica e strafottente sulla responsabilità politica e morale che si assume additando gli antifascisti come vero e proprio bersaglio da colpire.
La situazione è difficilissima e risposte inconsulte vanno comunque evitate. Guai a far di un mostriciattolo simile una vittima. Certo è che però gli antifascisti gli dovranno chiedere continuamente conto di questa frase, senza violenza fisica ma senza alcun sconto politico. Se gli antifascisti gli fanno schifo il M5S di Milano deve essere schifato dagli antifascisti. La cosa ora come ora può anche non avere effetti immediati, in futuro, neppur troppo lontano non credo.

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