venerdì 23 ottobre 2015

Non sottovalutate Netanyahu

Passato qualche microsecondo di sbalordimento, ho subito cercato di capire cosa ci sia dietro questa che non è un’uscita da sottovalutare. Netanyahu non è un politicante improvvisato, una specie di Antonio Razzi, un Mario Eleno Boschi, piovuto non si bene come al governo dello Stato. Viene dalla carriera diplomatica, se non sbaglio è stato ambasciatore a Washington, ha dietro di sé studi al MIT e ad Harvard, una carriera militare
nell’antiterrorismo, NON E’ UN PIVELLO QUALSIASI. Non con questo che le azzecchi proprio tutte. Ma non è un abusivo, infilatosi lì surretiziamente. Effettivamente il calcolo non è del tutto sballato. La giustificazione con la promessa biblica di
Dio a Mosé di quella terra al popolo eletto regge solo con l’estrema destra religiosa fondamentalista. E non può essere esibita a lungo in giro per il mondo a giustificare massacri, assassini di gente disarmata, come quelli perpetrati dai coloni nei Territori Occupati, come quelli delle due aggressioni contro Gaza….come quelli a cui assistiamo in questi giorni. Siccome il progetto VERO non è di sottomettere i palestinesi ma quello di terrorizzarli e maltrattarli fino al punto da mettere in fuga la maggior parte di essi, occorre trovare
una giustificazione alta e profonda ed ecco l’ invenzione del Gran Muftì di Gerusalemme, quale ispiratore ed istigatore di Adolfo Hitler per quanto riguarda lo sterminio degli ebrei.
E ancorchè la balla sia grossa, ma grossa davvero, non è stupefacente, perchè un fondo di verità esiste. Che il nazionalismo anticoloniale arabo e musulmano non avesse radici in progetti di rivoluzione sociale ma vedesse come egemoni grande proprietà terriera e un po’ di borghesia urbana, in regioni che ancora oggi non hanno conosciuto la rivoluzione industriale, il protagonismo del moderno proletariato e delle sue organizzazioni politiche e sociali, è cosa nota a molti. Che in funzione antibritannica ed antifrancese molti simpatizzassero per i nemici
dei due imperialismi, ergo i tedeschi, è pure comprensibile. Là non c’ era un Gandhi che seppe dire di no alle avances giapponesi, che voleva una liberazione fondata su una democrazia pacifista,
nemica di ogni militarismo imperiale ed imperialista. Il filo germanesimo ed il filonazismo di taluni ambienti arabo-palestinesi non son più da decenni materia di controversia ma pacificamente
acclarati. E mettiamoci pure che se costoro avessero potuto liberarsi della minaccia sionista non avrebbero esitato a far porcate di ogni tipo. LA PARTE DELLA MENZOGNA CHE RIESCE RISIBILE E’ QUELLA DELL’ HITLER PREDA DI ESITAZIONI UMANITARIE CHE SI LASCIA CONVINCERE DA….nientepopodimenoche un grande leader di statura planetaria, IL GRAN MUFTI’ DI GERUSALEMME…UOMO CHE DOVREBBE AVER LASCIATO ORME BEN NUMEROSE E PROFONDE, OLTRE A QUESTA, NELLA STORIA DEL NOSTRO TORMENTATO PIANETA.
Ed invece no. A meno di non avere interesse e curiosità per la storia del Medio Oriente e quindi leggere libri e libri sull’argomento, il nome di Haj Amin Al-Husseini, e quello della sua famiglia,
per importanti che siano, non escono mai dai confini dello scenario della Palestina. I tedeschi poi che non vogliono essere colti in stravaganti tentativi di revisionismo delle loro chiarissime, pesantissime e tremende responsabilità nello sterminio, hanno subito provveduto a reinviare al mittente questa simpatica scenetta di Hitler riluttante allo sterminio di quel popolo da lui
sempre additato come nemico millenario della “razza ariana” e trascinato nell’abisso del crimine dal….Gran Muftì di Gerusalemme.
E ciò nonostante la faccenda è seria, resta seria e lo resterà per un
bel pezzo ancora. Nonostante siano vicini, a portata di sguardi, a portata di parola, molti componenti dei due popoli non hanno idee ben precise gli uni sugli altri. E QUESTO RENDE FACILI GLI SCOPPI INCONTROLLATI DI IRE E RABBIE SENZA NOME CHE CONTINUERANNO AD ALLUNGARE LA QUASI SECOLARE SCIA DI SANGUE, per lo più arabo-palestinese. A TUTTO QUESTO NETANYAHU VUOLE FORNIRE UNA GIUSTIFICAZIONE STORICA, DELLO STESSO GENERE DI QUELLE CHE GLI ANTISEMITI HAN SEMPRE FABBRICATO CONTRO GLI EBREI. E’ UNA SCOMMESSA.
Auguriamoci che la perda. MA TOGLIAMOCI DALLA TESTA CHE SIA UNA SCOMMESSA INSENSATA, UN AZZARDO SENZA CAPO NE’ CODA. A PARER MIO, PER QUEL NULLA CHE POSSA VALERE, NON E’ COSI’.

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