domenica 4 novembre 2007

Ma sono davvero tutti uguali ?

Incominciamo a dire che il PRC, piacciano o meno le sue posizioni, è almeno ufficialmente tuttora contrario alle leggi sulla precarizzazione del lavoro...è almeno ufficialmente contrario agli interventi militari per esportare la democrazia, è sicuramente per uno stato molto più laico di quanto lo sia lo stato di ora.

Ma il PRC (il PdCI e la parte di DS che non è confluita nel PD) non hanno la maggioranza e quindi in un governo di coalizione sono costretti a "mediare", a fare dei compromessi, perchè se no al governo torna Berlusconi, comunque ci va gente che farebbe peggio.

Dalla legge sulle droghe, agli interventi militari, alla sudditanza agli USA ed alla NATO, ai DICO, alle leggi sulla precarizzazione del lavoro, alla controriforma delle pensioni gli schiaffoni ed i mal di pancia che l'elettorato di sinistra si è preso ne hanno fatto un elettorato disorientato, un elettorato che non è detto che un domani sia facile riportare alle urne.

E di più. Bertinotti, interpetra il proprio ruolo di Presidente della Camera in modo molto grigio, usa e vuole usare un fair play non solo formale ma sostanziale, non adatto a scalfire la pessima opinione che, a ragione, magari per motivi opposti, l'elettorato di destra e di sinistra, ha della classe politica.

Il paese è fondamentalmente disorientato e frastornato, la gente è disinformata e trasformata da un sistema dei media che ha molto più di goebbelsiano che di democratico.

E mentre la destra del PD e dei suoi ramoscelli, solo per ora separati, è baldanzosamente all'attaccco....strafottendosene di qualsivoglia fairplay istituzionale, i ministri della sinistra non hanno avuto le palle di scendere in piazza assieme ad un milione dei propri elettori, fermati da veti assurdi ed inaccettabili di quegli stessi che dopo aver preso parte al Family Day hanno poi tirato loro il ceffone della bocciatura della commissione di inchiesta per i fatti di Genova in occasione del G8.
Ed allora la sensazione è che questi qui, queste persone che abbiamo eletto perchè ci rappresentino, siano alla fin fine omologabili ai loro colleghi che rappresentano le forze politche contrarie, omologabili magari tranne che nelle chiacchiere....ma che appunto chiacchiere restano.

E poi ci sono le comparse, o meglio le comparsate in TV....

I Togliatti, i Pajetta con stili diversi ( non a caso ho citato questi due) in un'epoca in cui la TV (ed il suo uso) erano ancora neonati la usavano senza farsene usare....il loro elettorato ne riconosceva e plaudiva la diversità (anche quando magari non era così radicale come loro riuscivano a farla apparire) ne era galvanizzato, entusiasmato, ORIENTATO.

Questi qui invece appaiono, è triste dirlo, attori che recitano sì battute diverse ma facenti parti tutte e ciascuna di uno stesso copione.

In questo senso appaiono (ed in parte sono) tutti uguali.

Non è colpa loro. Ma ancor meno, credo, colpa nostra

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