lunedì 19 novembre 2007

PREZZO E VALORE DEL SANGUE

Ucraina: 69 morti e 31 dispersi.Nuovo bilancio delle vittime.
KIEV, 19 NOV -2007-10:06


Almeno 69 minatori sono morti e altri 31 sono ancora dispersi in seguito all'esplosione di grisu' avvenuta in Ucraina. L'incidente e' avvenuta nella notte di ieri in una grande miniera di carbone di Zasiadko, presso Donetsk, in Ucraina orientale. Il bilancio e' stato aggiornato stamani dal ministero ucraino delle situazioni di emergenza. Secondo una fonte del Comitato statale per la tutela del lavoro il numero dei morti nell'incidente potrebbe pero' arrivare anche a 100.

Questo flash dell' ANSA, mi ha riportato con la memoria ad una tarda mattinata dei primi giorni del passato Settembre, il 4 od il 5 non ricordo bene....ero a Kiev, ed in Ucraina era in corso la campagna elettorale per le politiche ....Galina ed io abbiamo visto che in uno dei parchi più importanti della città si sarebbe tenuta una manifestazione del Partito delle Regioni, il partito di Ianukovski (uno che agita slogan di sinistra, ma non ha mai detto niente sulle libertà sindacali, tuttora ben poco garantite in Ucraina)...
Abbiamo deciso di andarci. Era venuta tanta gente dal bacino del Donetsk, la zona carbonifera per eccellenza, con i pullman....però di gente di Kiev non se nevedeva in giro (un po' come se noi il 17 avessimo manifestato a Genova senza genovesi)...

Mi ricordavano quei brani di letteratura geografica dove si dice che nel delta del Rio delle Amazzoni, per centinaia di chilometri all'intorno le acque del fiume si distinguono, senza mescolarvisi, dalle acque dell' Oceano.

Era un po' così per quella folla venuta dal Donetzk....si distiguevano dai cittadini di Kiev, dagli impiegati e dalle segretarie che a quell'ora affollavano il parco per uno spuntino, in attesa di riprendere il lavoro e nessuno che si avvicinasse loro, per chiedere per sapere...I loro abiti, più che modesti, le loro facce il loro camminare evocavano senza retorica la figura di un proletariato affamato che non vedevo dagli anni 50, che rivedo nelle mie foto ricordo di quandoavevo tre o quattro o cinque anni...nei miei cappottini fatti con qualcosa che non mi ricordo e riaggiustati varie volte....nella composta e povera dignità dei vestiti di mia madre...la barriera linguistica (Galina non è poi un campione di socievolezza e di comunicatività con gli estranei) mi trattennero dal prendere contatto.

E poi mi vergognavo. Del mio essere un ben messo turista di quell' Occidente così lontano e tanto mitizzato, altro che lo zio d'America, e così inospitale ed aspro quando ci arrivano....E poi i loro leader, vestiti alla mafiosa anni 50, ben messi anche loro, meglio di me (questo è sicuro) così lontani dalla mancanza di speranza che si capiva chiaramente dagli sguardi del “loro” popolo.

Non vi era assolutamente niente che assomigliasse alle nostre manifestazioni, ai nostri scioperi, alle nostre manifestazioni fantasiose (talvolta fin troppo) piene di rabbia e di combattività.

E sono tanto poveri. Talmente poveri che si ritengono dei privilegiati quando riescono con mille intrallazzi e tra mille rischi ad arrivare nelle nostre città, si ritengono privilegiati quando gli permettiamo di rischiare corpi e vite sui nostri cantieri edili....

Se tre o quattro di loro fossero morti per un attacco terroristico allora sì che se ne sarebbe parlato anche qui da noi, allora sì che vi sarebbero stati servizi televisivi, allora sì che, magari sottobanco qualche potenza occidentale gli avrebbe offerto qualche esperto in antiterrorismo perchè li aiutasse.

Ma il loro sangue per quelli che contano non ha gran valore, non è spendibile per acquistare un altro po' di potere, per stringere ancor di più la morsa della repressione, per chiamare a raccolta intorno alla bandiera...Questo èil prezzo del sangue, questo è il valore del sangue. Varia in borsa la quotazione del sangue a seconda di chi l'ha versato.

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