sabato 23 febbraio 2008

RIBELLARSI E' POSSIBILE, RIBELLARSI E' GIUSTO !!!



Rispetto Turigliatto, Ferrando, Ricci, dirigente di un terzo gruppino nato dalle ceneri del PRC......liste di disturbo ?? disturbo di che ?
dispersione voti ?? voti a perdere ....Tanto chi li vota li vota per dispetto, per incazzatura, mica pensa che ce la possano fare davvero....

Chi ha visto ieri sera, 21 febbraio, la puntata di ANNOZERO, ha visto anche come Tommaso Sodano, senatore del PRC, uno che ha denunziato Bassolino alla magistratura, nonostante i suoi compagni di partito facciano parte della Giunta Regionale, alla fin fine non sia riuscito ad impedire niente di quello che sta succedendo, né a costruire un'alternativa politica, a dare un senso politico, neppure ad orientare la ribellione che tante persone stanno cercando di esprimere.

Manca un soggetto politico, manca un "partito" (o come diavolo volete chiamarlo, un soggetto collettivo, un quid che rielabori e dia sintesi ad una strategia)...e così come nessuno traversa il Sahara (che io sappia) con una jeep comprata in scatola di montaggio, nessuno che abbia buon senso può prendere sul serio qualche decina, centinaio (toh mi voglio rovinare) di bravi compagne e compagni che si autocostituiscono in partito....con il proprio bravo consiglio nazionale, il proprio direttivo e la propria segreteria, sezioni, circoli, federazioni provinciali e regionali. Non si fanno mancare proprio niente, nella scatola di montaggio messsa insieme, consultando i manuali tradizionali, variamente elaborati ed aggiornati c'è proprio tutto ed anche qualcosa in più. Certo che quando poi si vanno a leggere i manifesti programmatici, è già tanto se non ci sono fesserie megagalattiche. Ma ai grandi interrogativi nessuna risposta vera.
Si maschera con una buona volontà soggettiva, talvolta spinta fino ad un vero e proprio eroismo, al sacrificio della propria indivisualità e della propria vita privata, il vuoto teorico e la mancanza di radicamento sociale.
Ovvero quello, che secondo me, fa di un gruppo di persone che si interessa di politica, UN PARTITO, nel senso proprio del termine; ovvero un pezzo di società organizzato antagonisticamente rispetto agli altri.
Per questa roba qui non esistono né scorciatoie né scatole di montaggio, belle e pronte.
Ecco perchè faccio riferimento alle lotte sociali, che servono in primo luogo a tentare di portare a casa certi obbiettivi ed in secondo luogo a ricordare a tutti che RIBELLARSI E' POSSIBILE, RIBELLARSI E'GIUSTO.


E' chiaro anche a me che andare a votare NON IMPLICA la rinuncia alle lotte ed a nessun altra forma di partecipazione politica. Non è certo come essere membri di un partito ed accettarne la disciplina.
Uno vota quello che gli pare il meno peggio, il più efficace per certo fini che ritiene giusto perseguire e poi chiuso lì. Te ne dimentichi e fai come se niente fosse avvenuto. Come lessi tante tempo fa su un muro nella Francia del Sud, SENZA RISERVE E SENZA ILLUSIONI.
Per noi, e qui non voglio dire "noi compagni" e neppure "noi comunisti", dico solo per noi che abbiamo della lotta sociale e della vita politica una concezione solidaristica ed "interpersonale" non esiste un "votare" senza un "fai votare"...davvero non riesco ad immaginarmi quello che sono, quello che siamo, senza un proporre, chiedere, esortare anche altri a fare come me...
E pertanto non riesco a trovare come motivare altri a votare un partito democratico, una sinistra arcobaleno (e mai nome fu più acconcio per una "sinistra" che ne sta facendo di tutti i colori) che è la sua protesi "sinistra", il suo ascaro più fedele...che di tutto ciò che ci interessa sta facendo poltiglia informe.
Sulle missioni militari all'estero, niente...sulla flessibilità/precarietò niente...sul rilancio della scuola e della ricerca, notte fonda, politica estera leggermente sganciata dal camerierismo, non se ne parla proprio, diritti civili e laicità dello stato, pare di bestemmiare....e potrei continuare a lungo, sulla politica dell'ordine pubblico come sulla sicurezza nei posti di lavoro, ecc.ecc.

Se dal concreto passiamo poi all'immaginario anche qui i messaggi non sono, per uno come me, per niente tranquillizzanti. Uno per tutti.

LA SICUREZZA DEI CITTADINI NON E' NE' DI DESTRA NE' DI SINISTRA.

Voglio essere di manica larga...vabbuo' il problema non è né di destra né di sinistra, prendiamola per buona.
Ma le soluzioni sì, quelle ce lo hanno un colore politico ed un orientamento culturale. E quelle di destra non sono di sinistra e viceversa.

E poi ripensandoci, e rimangiandomi la concessione fatta sopra, che cazzata....che imbroglio, che mariuolizia, come direbbe un napoletano...

Chi sono i cittadini della cui sicurezza si sta parlando ?
Gli operai della Thyssen, delle tante troppe Thyssen ?? di Porto Marghera ? i lavoratori dell' edilizia che un giorno sì ed un giorno anche muoiono e rimangono invalidi ? Gli utenti del sistema autostradale e viario a cui non vengono offerte valide alternative all'auto ed ai pullman e che mouiono per le insufficienze della politica dei trasporti?
O magari i cittadini della Campania che muoiono di tumore perchè intossicati nel corso della aggressione chimicobatteriologica ai loro territori portata avanti da poteri forti ed occulti (che è veramente riduttivo chiamare camorra)?? con la complicità e/o l'indifferenza della Bassolino-Connection ?

Ma picchia e ripicchia, anche negli operai più sensibili politicamente ha fatto breccia l'idea che "di questi mariuoli non se ne può più davvero". Ed anche loro si accodano a chiedere più pubblica sicurezza, più repressione.
Se gli dicessi "ma ti rendi conto che che anche il più fetente di questi delinquenti, il più bestiale e disumano tra loro è mille volte (tanto per andarci piano) meno nocivo di un solo padrone ? di un solo politicante di mezza tacca ?" non so cosa mi risponderebbe.

So però che in molti pensano "Hai ragione ma contro quelli non ci si può far niente, contro questi piccoli invece..."
Insomma il potere ed il capitale appaiono naturali, immutabili, al di là della storia...la storia stessa forse ha perso senso, la memoria serve solo a dare la stura a lamentazioni...rimane il senso di frustrazione che si compensa con il sadismo e la ferocia contro i feticci sacrificali e sacrificabili di sempre.

E se invece di fondare/assemblare partiti e partitini in scatola di montaggio, seguendo manuali leninisti più o meno rimaneggiati e rivisitati, modernizzati, adattati alle circostanze....riprendessimo l'idea dell'inchiesta/autoinchiesta, sul problema dell sicurezza ad esempio ?

Riprendiamo dalla base, dalle fondamento, dalle radici in ogni senso...senza aspettare l'ordine del Comitato Centrale delle Talpe, né di quelle vecchie né di quelle nuove, in ordine sparso, senza pretese di coordinare prima di fare, consapevoli comunque dei limiti della mancanza del coordinamento, ma anche dei limiti della mancanza del fare...riprendiamo a scavare, per ritrovare la luce (anche Dante era un precursore delle talpe, anche lui visse e morì da ribelle, da non sottomesso) e per poi dirsi insieme
"E dai, provaci ancora una volta Icaro....avanti verso L'ASSALTO AL CIELO".

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