lunedì 29 novembre 2010

FUORI TUTTI ????


L'ennesima porcata

Permesso di soggiorno, arriva esame

Dal 9 dicembre obbligatoria la prova di italiano per stranieri

(ANSA) - ROMA, 28 NOV - A partire dal prossimo 9 dicembre gli stranieri che richiedono il permesso di soggiorno dovranno anche sostenere un esame d'italiano. La novita' e' prevista dal decreto firmato dai ministri dell'Interno e dell'Istruzione, che entra in vigore in quella data ed indica le modalita' di svolgimento del test. Chi intende chiedere il rilascio del permesso dovra' presentare alla prefettura la richiesta di partecipazione al test a tramite l'indirizzo www.testitaliano.interno.it.

Nessuno più di me è convinto della necessità, per gli stessi immigrati, dell' apprendimento della lingua del paese in cui decidono di insediarsi. Nel caso dell' Italia l'italiano ovviamente.
Ce lo spiegava don Lorenzo Milani che i pierini di città sapevano più parole, e sapevano usarle meglio dei suoi ragazzi di Barbiana e per questo venivano messi sotto...ed a Barbiana si studiava molto più (e meglio, e diversamente) che nelle scuole in cui insegnava la professoressa destinataria della famosa lettera.

E proprio per questo va denunciato, il diabolico inghippo mediante il quale la Lega Nord ed i suoi complici vorrebbero riuscire a trasformare uno strumento di inclusione, quale è appunto la conoscenza della lingua, in uno strumento di esclusione, ovvero la mancata conoscenza della lingua.

Quasi lo stesso meccanismo con cui la Bossi-Fini si è trasformato in un formidabile strumento per la fabbricazione di clandestini.

Lì si tratta del contratto di lavoro, che il potenziale immigrato dovrebbe già avere in tasca prima di venire in Italia, per venire legalmente in Italia, quasi che un datore di lavoro possa assumere un tizio che vive a migliaia di km di distanza senza mai averlo né visto né conosciuto.

Qua si tratta di persone discriminate perchè dovrebbero imparare l'italiano, oltre ad avere il famoso contratto di lavoro, addirittura prima di venire in Italia, dovrebbero frequentare, a proprie spese, scuole di italiano....il tutto ovviamente in paesi dove le scuole “normali” sono insufficienti per dare un' istruzione elementare a tutti.
Perchè la maggior parte dei migranti non sono signorine e giovanotti plurilaureati, con qualche master negli USA....in questo caso andrebbero in altri e più evoluti paesi, non certo in Italia. Siamo seri.

L'Italia, al massimo, è attrezzata per sfruttare (e pagare, male, molto male) gente disposta a fare lavori non proprio di alto livello.

Possiamo anche essere d'accordo sull' esame linguistico, a patto però che stato centrale, comuni, province regioni mettano a disposizione dei corsi di lingua e cultura italiana per immigrati, alla fine dei quali non sarebbe scandaloso mettere un esame. E già che ci siamo perchè non aprirli, su base gratuita e volontaria, anche agli immigrati che il permesso già lo hanno ?

Sarebbe una prova che si vuole davvero dare strumenti culturali e non escogitare un ulteriore strumento di esclusione e di repressione.

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